Kyūdō

L’arte tradizionale del tiro con l’arco giapponese

Il Kyūdō (Via dell’Arco) è forse la più nobile e sofisticata disciplina del Budō. L’azione puramente combattiva è stata fortemente ritualizzata, così l’arco e la freccia da strumenti di guerra sono diventati sempre più i termini di un atto interiorizzato quale Ricerca del Centro. Atto magico folgorante richiede speciale costanza, umiltà, forza e calma della mente e se ben praticato dona una particolare armonia del corpo, dell’anima e dello spirito. “Un tiro una vita”.

Disciplina per la conoscenza e il controllo di se stessi, metodo di ascenso e realizzazione spirituale, il Kyūdō è irriducibile a qualsivoglia forma sportiva. In esso, infatti, si riflettono le più importanti dottrine filosofiche e religiose del Giappone e si palesa l’autentica bellezza della cultura giapponese, con lo sviluppo di caratteristiche quali l’eleganza (miyabi), la cura e l’amore per le cose (mono no aware), la calma profonda (wabi) e la sobria purezza (sabi).

Iaidō

L’arte tradizionale della spada giapponese

L’estrazione fulminea della spada per prevenire un attacco improvviso: tale il significato più evidente dello Iaidō. Per essere equilibrata, l’azione dello iaidōsei deve scaturire da una precisa disposizione della coscienza che permette la simultaneità dell’intenzione e dell’atto. Questa disposizione è frutto di un lungo e paziente lavorìo interiore. La pratica è autentica rivelatrice di sorprese e il rimedio delle non poche storture da rettificare. “La spada conosce la strada”.

Simbolo della forza celeste, in Giappone la spada è ritenuta figlia del fulmine. Questo il senso dell’espressione giapponese sayabanare itto, “con il fodero rimosso il colpo è immediato”. Lo Iaidō è oggi una disciplina per la conoscenza e il controllo di se stessi, come metodo di ascenso e realizzazione spirituale, irriducibile a qualsivoglia forma sportiva e come tale praticato nello stesso Giappone per non perdere il contatto con l’essenza della spada.